La Psicoterapia di Integrazione Strutturale

Relazione sull'orientamento scientifico teorico del dr. Giuseppe Scarpiello formatosi presso: S.I.P.I. - Società Italiana di Psicoterapia Integrata Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Integrata riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (20,03,1998,G.U. n. 92 del 21,04,1998) Premessa teorica: La scuola di formazione in Psicoterapia Integrata si muove in un ottica multifocale che parte comunque da un idea centrale e conduttrice. Questo allo scopo di potere affrontare la complessità del sistema uomo affetto da disturbi psicologici anche gravi. Al fine di potere considerare i modelli di psicoterapia come teorie storiche e superabili, la Scuola si rifà alla epistemologia del " Razionalismo Fallibilista" di C. Popper. Al fine di potere interpretare la realtà umana nella sua totalità, storicità ed integrità la Scuola, all'interno dei paradigmi della Fenomenologia e dell'Esistenzialismo, segue come quadro di riferimento antropologico la visione Umanistico Personalistica. Per il paradigma della totalità la scuola considera l'uomo come una totalità (Olismo) in cui ogni sua parte può essere compresa solo come in relazione al tutto in cui è inserita ed il tutto solo in relazione alle parti di cui è costituito. Ogni comportamento umano viene considerato come il risultato della relazione individuo - ambiente e tutti i fenomeni psichici (consci o inconsci, reali o irreali, passati, presenti o futuri) sono considerati come realtà. Per il paradigma della storicità la Scuola fa riferimento all'interpretazione del condizionamento nella realtà psicologica. Secondo la visione antropologica della Scuola il comportamento umano è condizionato, ma non in modo deterministico. I condizionamenti sono dati dalla Biologia (eredità biologica), dalla società (essa vive nell'individuo sia a livello somatico che cognitivo ed emotivo: teoria delle relazioni oggettuali) ma specialmente dalla visione che un soggetto ha del mondo ed in particolare da come percepisce se stesso in relazione al proprio ambiente. L'antropologia della Scuola postula con chiarezza il paradigma della " libertà storica dell'uomo" che riporta ai valori - volontà- decisione e responsabilità-. Il lavoro della psicoterapia si svolge quindi ad un duplice livello: a. Al primo livello il terapeuta si preoccupa di creare le condizioni minime perchè ogni uomo possa arrivare al grado di funzionalità richiesto per le decisioni libere. In questa fase il terapeuta fa da soggetto, che pur rispettando le leggi strutturali del paziente, lo tratta da oggetto, non capace di decisioni, allo scopo di portarlo al livello delle decisioni libere ed interpersonali b. al secondo livello il terapeuta ed il paziente si incontrano in un rapporto libero ed interpersonale. Per il paradigma dell'integrità, infine, la Scuola prende in considerazione la formulazione degli obiettivi. Tali obiettivi non si chiudono in un edonismo egocentrico, ma si aprono ad una intersogettività che consenta di rapportarsi in modo significativo all'intera scala dei valori storici. Pertanto il fine della psicoterapia di Integrazione Strutturale è quello di condurre il soggetto verso una maggiore sanità dove per Uomo sano si intende un uomo capace di essere il più possibile: consapevole (di se stesso e dell'ambiente) libero (di decidere) responsabile (delle sue azioni) intersoggettivo (capace di relazionarsi con se stesso e con l'altro diverso da sè).

Pubblicato il 7 Novembre 2017